Poca voglia di alzarsi. Umore pessimo. Energie al minimo. Se non è la sindrome da blue monday poco ci manca, ed è perché odiamo i lunedì
Poca voglia di alzarsi. Umore pessimo. Energie al minimo. “Odio i lunedì” cantava Vasco Rossi, e in fondo un po’ tutti odiamo i lunedì. Già, ma perché? “Non lo so ma è così” era la risposta del Vasco nazionale, ma forse forse qualche buon motivo per odiarli (e qualche trucchetto per farseli piacere, almeno un po’ di più) c’è.
Il primo colpevole del fatto che odiamo i lunedì è… la domenica! Non è solo per il fatto che la domenica – generalmente – facciamo cose più piacevoli, gratuite e gratificanti come alzarsi con calma, dedicarsi a hobby e passioni, stare con gli amici o la famiglia, decidere i propri tempi. È che è l’aspettativa a gettare un’ombra sul lunedì, come se già la domenica fosse il prequel di qualcosa che non ci piace. È un po’, a ruoli invertiti, come per il venerdì, che si pensa “grazie a dio è venerdì” / “Thank God It’s Friday” già il venerdì mattina, quando comunque c’è davanti una intera giornata di lavoro / studio e però, l’attesa del weekend è già essa stessa il weekend.
Certo, se il lavoro che si fa non piace, lo si vive come una costrizione, i colleghi sono solo delle persone anonime con le quali lavorare e non c’è vero spirito di team, il capo è un tiranno da cui scappare e non un leader, o ogni altro motivo per cui andare al lavoro non è in alcun modo un investimento personale, ci sono problemi ben più grossi da risolvere (oppure è proprio un fatto di ritmi di vita e cicli circadiani per cui si è gufi o allodole). Ma in questo caso lunedì o mercoledì o venerdì non fa differenza.
Se invece, tutto sommato e ragionevolmente, il lavoro è gratificante, ma il problema è il lunedì in sé, allora forse un cambio di mindset potrebbe aiutare a vivere in modo meno traumatico il primo giorno della settimana. Per esempio considerando la domenica come la fine vera della settimana, senza proiettare aspettative sui giorni a seguire. Per esempio vedendo il lunedì come l’inizio di qualcosa di nuovo e per ciò più eccitante. Per esempio dandosi delle prospettive a medio termine, per esempio organizzando qualcosa per il mercoledì (basterebbe ritagliarsi del tempo per la palestra, per il cinema, per un aperitivo con amici o amiche).